GLI ESAMI IN GRAVIDANZA

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Alessandra88
view post Posted on 15/6/2007, 23:26




È importante che il tuo ginecologo ti segua per tutta la durata della gravidanza, lo specialista deve essere una persona che ti dia fiducia, ricordati sempre che è tuo diritto essere informata con parole semplici e chiare dlel'evoluzione dello stato della gravidanza, ti devono essere spiegate le varie fasi e tu hai diritto di porre tutte le domande e avere le spiegazioni che servono a farti stare tranquilla e ad essere informata.
In genere una visita al mese, a scadenza fissa, è sufficiente per tenere la situazione sotto controllo, ma nel caso in cui insorgessero dei problemi, potresti decidere, di comune accordo con lui, di effettuare controlli più frequenti.
Se hai dei dubbi, non sei tranquilla sulle spiegazioni ricevute, segui il tuo istinto e consulta un altro specialista in modo da poter confrontare i pareri, ricordati sempre però di non farti prendere dall'ansia, la gravidanza è un evento naturale e come tale va vissuto.

L'OMS stabilisce che, nel corso di una gravidanza, sono necessarie 3 ecografie, solitamente si fa la prima per accertare lo stato dell'embrione nel corso della prima visita, la seconda alla 20 settimana detta anche ecografia morfologica ed è una ecografia particolareggiata e l'ultima verso l'ottavo mese per stabilire la posizione del bambino ( se normale o podalica).


La prima visita
La prima visita dal ginecologo è molto importante: tramite essa si può confermare che la gravidanza è in atto, precisarne il termine e valutarne gli eventuali fattori di rischio.

Conferma di gravidanza

Hai riscontrato un ritardo nel ciclo? Probabilmente hai già pensato alla possibilità di fare un test di gravidanza. Puoi acquistarlo comodamente e liberamente in farmacia, ed eseguirlo a casa tua. Si tratta di un test effettuato sulle urine che rileva la quantità di B-HCG (ormone corionico gonadotropo).

Una successiva visita dal ginecologo potrà confermare la gravidanza, diverse settimane dopo, in base alle modifiche sopraggiunte a livello del collo e del volume dell'utero.


Termine di gravidanza

Conoscendo con precisione il termine teorico della gravidanza si possono prevenire molti problemi, come il parto prematuro, o riscontrare eventuali ritardi di crescita in utero, ecc. Puoi calcolare il termine teorico partendo dalla data dell'ultima mestruazione e aggiungendovi 40 settimane. Ricorda però che questo metodo può rivelarsi impreciso se il tuo ciclo è irregolare o se non ricordi più con esattezza la data dell'ultima mestruazione.

Un'ecografia eseguita nel primo trimestre potrà confermare il termine di gravidanza in base alla misurazione della lunghezza del feto.


Check up generale e valutazione dei fattori di rischio

Durante la visita il ginecologo effettuerà anche dei controlli per determinare:

il tuo peso, le tue dimensioni e la morfologia generale;

la pressione arteriosa;

la ricerca di varici a livello degli arti inferiori;

la ricerca di zucchero e d'albumina nelle urine.


Indagherà poi su eventuali fattori di rischio:

giovane età della madre (< 18 anni)

età avanzata della madre (> 35 anni)

donna di piccola statura (<150 cm);

obesità della madre;

abitudini di vita a rischio (fra l'altro, tabagismo e alcoolismo);

presenza di malattie genetiche ereditarie nella famiglia.


Inoltre valuterà le tue condizioni di lavoro e annoterà i tuoi precedenti ostetrici e ginecologici.

Dopo aver ottenuto tutte queste informazioni, il medico potrà seguire nel migliore dei modi la tua gravidanza. Potrà darti dei consigli per modificare le tue abitudini di vita o le tue condizioni di lavoro (se queste ultime costituiscono un rischio per la gestazione). Inoltre potrà farti fare degli esami complementari nel caso in cui sospetti il sopraggiungere di un eventuale problema durante il parto (una radiografia del bacino se sei piccola di statura oppure se hai avuto problemi durante il parto precedente).

Il ginecologo potrà ritenere opportuno di prescriverti diversi esami al fine di conoscere, per esempio:

il tuo gruppo sanguigno e il fattore Rhesus;

l'esistenza di un'immunità o meno alla rosolia, alla toxoplasmosi, al citomegalovirus, un'epatite virale;

un caso recente o remoto di sifilide.



Visite mensili
Ecco come si dovrebbe svolgere una visita classica:

Sintomi

Il medico ti chiederà se hai sofferto di recente di qualche disturbo (nausee all'inizio della gravidanza, affaticamento, reflusso gastroesofageo al termine della gravidanza). Tali fenomeni sono, in genere, di natura temporanea e benigna, ma non esitare a metterlo al corrente di tutto quello che ti può preoccupare. Il medico ti chiederà anche se sei in grado di percepire regolarmente i movimenti del feto. In caso di assenza o diminuzione significativa di questi movimenti, soprattutto a riposo, provvederà a verificare le condizioni del feto facendo ricorso anche all'ecografia, alla cardiotocografia e ad altri esami specialistici. Nelle ultime settimane della gravidanza è normale avvertire delle piccole contrazioni che restano prive di effetti sul collo uterino e indolori fino alla trentasettesima settimana.


Esame clinico

Peso

Il tuo peso deve aumentare con regolarità, ovvero 1 kg al mese e complessivamente da 5 a 12 kg in più rispetto al peso di partenza. Un aumento ponderale eccessivo dovrà essere tenuto sotto controllo. Un feto di 3,4 kg, compresi i suoi involucri, il liquido amniotico e la placenta, rappresenta un sovraccarico ponderale inevitabile di 7-8 kg. Pertanto, una donna che ha preso meno di 7 kg durante al gravidanza e con un bambino di peso normale, è dimagrita.


Tensione arteriosa

La sua misurazione permette di individuare casi di ipertensione, molto temibile soprattutto negli ultimi mesi.


Esame urine

Per rilevare la presenza di zucchero e albumina.


Misurazione periodica dell'altezza dell'utero

Permette di valutare approssimativamente lo sviluppo del feto e di intervenire in caso di eventuali problemi.


Palpazione dell'addome

Permette di valutare il contenuto uterino e di esaminare la posizione del feto (longitudinale, trasversale o obliqua) e la parte che esso presenta all'ingresso del bacino materno (testa, podice, spalla).


Auscultazione dei toni cardiaci del feto

La frequenza normale è compresa fra 120 e 160 battiti al minuto.


Esame ostetrico

Il ginecologo passerà poi all'esame ostetrico vero e proprio, con esplorazione della vagina ed esame del collo dell'utero. Questo gli permetterà di valutare le modifiche che esso ha subito: solitamente il collo dell'utero è lungo, chiuso e posteriore; al termine della gravidanza, si sarà accorciato fino a scomparire, si sarà spostato in avanti e dilatato. Se il collo dell'utero ha subito una qualsiasi modificazione anomala può significare una minaccia di aborto, se si verifica entro la venticinquesima settimana, o di parto pretermine se succede tra la ventiseiesima e la trentasettesima settimana: in ogni caso il ginecologo ti prescriverà il riposo a letto e eventuali esami.


Ecografie
Durante la gravidanza si effettuano in genere 3 ecografie:

Prima ecografia

La prima ecografia viene effettuata verso l'ottava settimana. Permette di confermare la gravidanza, di determinare la posizione dell'embrione e di precisare quanti embrioni ci sono. Misura l'embrione e visualizza il suo cuore, permette di datarlo con precisione e quindi di calcolare il momento teorico del termine della gravidanza.


Seconda ecografia

E' detta anche "morfologica". Si effettua verso la ventesima settimana di gestazione. E' una ecografia molto accurata, si misura la lunghezza del femore del feto, il torace, il cranio, i reni, da qui si possono stabilire le misure che avrà il bimbo alla nascita.



Terza ecografia

La terza ecografia viene realizzata nell'ultimo mese di gravidanza per confermare l'assenza di anomalie morfologiche e precisare la biometria fetale.

 
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